Scrittore italiano. Fu cavaliere e commendatore dell'Ordine di Santo Stefano.
È autore di un romanzo eroico-cavalleresco,
Il Principe Altomiro di
Lusitania, di un certo interesse per la visione politico-religiosa che vi
è contenuta, di stretta osservanza gesuitica e controriformatrice. Pur
nella abbondanza delle immagini e delle metafore, il racconto acquista una sua
scorrevole solennità, grazie anche all'interesse che l'autore dimostra
per i temi trattati, teologici o politici che siano, che non risultano mai
esterni o astratti, ma invece elementi di una reale problematica (Padova prima
metà XVII sec.).